Scopo della prova è la determinazione del valore di rottura a compressione su provini di conglomerato cementizio indurito cubici e/o provini cilindrici.
La norma di riferimento è la UNI EN 12390-3
IN LABORATORIO
prove effettuate in laboratorio da personale qualificato
Scopo della prova è la determinazione del valore di rottura a compressione su provini di conglomerato cementizio indurito cubici e/o provini cilindrici.
La norma di riferimento è la UNI EN 12390-3
Scopo della prova è la determinazione della resistenza a trazione per flessione su provini prismatici di conglomerato cementizio indurito con carico concentrato al centro del provino.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12390-5
Scopo della prova è la determinazione del valore della resistenza a trazione su provini di conglomerato cementizio indurito cubici e/o provini cilindrici.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12390-6
Scopo della prova è determinare la consistenza del calcestruzzo fresco mediante la misurazione dell’abbassamento al cono. Il calcestruzzo fresco è compattato in uno stampo a forma di tronco di cono. Lo stampo è sfilato verso l’alto e l’abbassamento del campione fornisce una misura della consistenza del calcestruzzo.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12350-2
Scopo della prova è determinare sia in laboratorio sia in cantiere la massa volumica del calcestruzzo fresco compattato.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12350-6
Scopo della prova è quello di effettuare il confezionamento di campioni di calcestruzzo in cantiere, in modo da poter effettuare in seguito prove di tipo meccaniche.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12350-1
Scopo della prova è determinare il contenuto d’aria del calcestruzzo fresco compattato, costituito da aggregato di massa volumica normale.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12350-7
Scopo della prova è determinare la quantità di acqua di impasto essudata, cioè l’acqua che, nelle condizioni di prova sotto specificate si raccoglie progressivamente alla superficie del calcestruzzo fresco nel periodo che segue immediatamente la sua compattazione.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 7122
Scopo della prova è la determinazione dei valori di snervamento e di rottura, nonché dell’allungamento % a rottura su barre di acciaio per conglomerati cementiti armati.
La norma di riferimento è la UNI EN 15630-1
Scopo della prova è la determinazione del comportamento dei materiali metallici, attraverso la piega di una provetta rettilinea a sezione piena, circolare o poligonale, ad una deformazione plastica. Nel caso di barre in acciaio per cemento armato di diametro non superiore 12 mm si effettua solo la prova di piega fino a raggiungere una forma ad U. Nel caso di barre in acciaio per cemento armato di diametro non inferiore a 14 mm si effettua prima la prova di piega fino 90° e poi il raddrizzamento fino a 20°.
La norma di riferimento è la UNI ISO 10065, UNI EN ISO 15630-1
Scopo della prova è la determinazione dei valori di snervamento e di rottura, nonché dell’allungamento % a rottura e la piega di provette metalliche provenienti da reti o tralicci elettrosaldati, con fili lisci o nervati, di diametro compreso fra 5 e 12 mm.
La norma di riferimento è la UNI EN 15630-2
Scopo della prova è la determinazione delle fragilità di un acciaio a determinate temperature. Si sottopongono a prova di resilienza provette ricavate da profilati, scatolari, lamiere.
La norma di riferimento è la UNI EN 148/1 Resilienza Charpy (impact test)
Scopo della prova è la determinazione dei valori per acciai da precompresso (trefoli).
Norme di riferimento UNI EN ISO 15630-3 / UNI EN ISO 6892-1
Lo scopo della procedura è quello di confezionare i provini per le prove di compressione e di flessione.
La norma di riferimento per le malte da cemento è la UNI EN 197-1
La norma di riferimento per malte per opere murarie è UNI EN 1015-2
Lo scopo della prova è quello di determinare la resistenza a compressione e flessione delle malte.
La norma di riferimento per le malte da cemento è la UNI EN 197-1
La norma di riferimento per malte per opere murarie è la UNI EN 1015-11
Lo scopo della prova è quello di valutare il possibile rischio di espansione ritardata a seguito di idratazione di ossido di calcio e/o di ossido di magnesio non combinati.
La prova è applicabile a tutti i cementi descritti nella UNI EN 197-1.
La norma di riferimento seguita è la DM n°180 (1968) e UNI EN 196-3
Lo scopo della prova è quello di determinare il tempo di presa dei cementi e delle malte osservando la penetrazione di un ago nella pasta cementizia normale fino a quando non raggiunge un valore specifico.
La norma di riferimento è la UNI EN 196-3
La prova determina l’aderenza tra malta d’intonaco e un supporto. La forza di adesione è determinata come lo sforzo massimo di trazione mediante carico diretto perpendicolare alla superficie della malta da intonaco applicata su un supporto. La forza di trazione è applicata tramite una piastrina incollata sulla superficie di prova della malta. La forza di adesione è il rapporto tra il carico di rottura e l’area della superficie di prova.
La norma di riferimento è la UNI EN 1015-12
Il test specifica un metodo per determinare il coefficiente di assorbimento d’acqua per capillarità delle malte indurite contenenti leganti minerali e aggregati normali o leggeri.
La norma di riferimento è la UNI EN 1015-18
Il Test rappresenta un metodo per la determinazione della permeabilità al vapore d’acqua in condizioni di flusso stazionario per condizioni di umidità bassa ed elevata di malte per intonaco
La norma di riferimento è la UNI EN 1015-19
Scopo della prova è la determinazione della resistenza a trazione per flessione su provini prismatici ricavati da blocchi forati in laterizio con carico concentrato al centro del provino. La presente Istruzione Tecnica deve essere applicata ogni qual volta il laboratorio deve sottoporre a prova di flessione provini prismatici ricavati da blocchi forati in laterizio.
La norma di riferimento seguita è R.D. N.2233 DEL 16/11/39
EDIFICI NUOVI
prove e controlli su materiali da costruzione su nuove strutture e costruzioni
La presente prova è specifica nel prelievo di carote di calcestruzzo indurito e contempla l’esame, la preparazione e la determinazione della resistenza alla compressione.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12504-1 (1) (2) UNI EN 12390/3.
Scopo della prova è la determinazione dell’indice sclerometrico (o di rimbalzo) in una zona di calcestruzzo indurito, confezionato con aggregati ordinari. L’indagine sclerometrica viene effettuata in situ per valutare l’omogeneità del calcestruzzo.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12504-2
La prova consente la determinazione delle caratteristiche elastico-dinamiche dei materiali costituenti l’opera in studio. Nello specifico è possibile monitorare tre parametri fondamentali: > il ritardo in ricezione dell’impulso, al fine di determinare la velocità di propagazione del mezzo; > la tipologia della forma d’onda, al fine di evidenziare l’eventuale presenza di fratture nel mezzo (presenza di uno o più assi) > ampiezza e frequenza delle onde longitudinali e trasversali.
la norma di riferimento è la UNI EN 12504-4
Scopo della prova è la determinazione della resistenza a compressione del calcestruzzo indurito. La prova si articola in due fasi che si eseguono separatamente
Norme di riferimento > UNI EN 12504-2 , UNI EN 12504-4 , N.T.C. cap. 9.21
Si tratta di un metodo di indagine non distruttiva che, a mezzo di uno strumento portatile transistorizzato, consente di indagare su posizione, direzione e numero delle barre di armatura, valutando il diametro e distinguendo tra barre principali e secondarie con approssimazioni del +/- 10%.
La prova intende testare le strutture orizzontali, in termini di resistenza e di risposta elastica, sottoponendole alle massime sollecitazioni possibili in accordo con i propri carichi di esercizio. Il test fornisce valido riferimento sia in merito al comportamento dei soli elementi portanti principali, sia in merito al loro inserimento sulle strutture verticali (appoggi).
La prova, che non dovrà compromettere l’integrità del palo, ha lo scopo di: – verificare che non esistono gravi deficienze esecutive del palo; – fornire indicazioni sugli abbassamenti del palo sotto carico; – verificare che il palo sia in grado di sopportare il carico di esercizio previsto con un coefficiente di sicurezza adeguato; – verificare che sotto il carico di esercizio il cedimento sia compatibile con le ipotesi di calcolo (cedimenti attesi < della freccia max di progetto, deformazione residua < 20%).
La prova ha lo scopo di: – fornire indicazioni sull’interazione terreno-palo; – fornire indicazioni sugli abbassamenti del palo sotto carico; – individuare i carichi che il palo è in grado di sopportare; – individuare il carico per il quale il palo va a rifiuto o si verifica la rottura dello stesso.
Lo scopo della prova è quello di determinare la capacità portante di un terreno mediante la determinazione del modulo di deformazione Md.
Norma di riferimento CNR B.U. A. XXVI n°146 – 1992 N.T.C. cap. 9.21
Lo scopo della prova è quello di determinare il modulo di reazione «k» che misura convenzionalmente un valore di portanza dei terreni ed è dato dal rapporto fra il carico applicato alla superficie di prova mediante una piastra circolare di diametro 760 mm e l’abbassamento della stessa.
La prova consente in via diretta il controllo dell’omogeneità del getto e la presenza di eventuali difetti che possono determinare un decremento dell’efficienza ed, in via indiretta, un esame della qualità del calcestruzzo tramite la lettura delle velocità ultrasoniche.
Scopo della prova è verificare la lunghezza utile di un palo e di rilevare la presenza di eventuali irregolarità e/o fratture.
La prova intende determinare la resistenza meccanica ai carichi statici distribuiti di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati, aventi funzione di protezione alle cadute, costituiti dall’assemblaggio di diversi elementi ( corrimano, colonne, piantoni, pannelli e fasce) realizzati anche con materiali diversi.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10806
La presente prova definisce intende determinare la resistenza meccanica ai carichi dinamici di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati, aventi funzione di protezione alle cadute, costituiti dall’assemblaggio di diversi elementi (corrimano, colonne, piantoni, pannelli e fasce) realizzati anche in materiali diversi.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10807
La prova definisce intende testare la resistenza meccanica ai carichi statici concentrati di pannelli realizzati anche con materiali diversi, facenti parte di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10808
Le prove di seguito riportate intendono verificare i requisiti prestazionali delle sottostrutture di soffitti comunemente disponibili e componenti di membrane.
La norma di riferimento seguita è: UNI EN 13964 punti 5.0, 5.3, appendice D
EDIFICI ESISTENTI
prove e controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti
La presente prova è specifica nel prelievo di carote di calcestruzzo indurito e contempla l’esame, la preparazione e la determinazione della resistenza alla compressione.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12504-1 (1) (2) UNI EN 12390/3.
Scopo della prova è il prelievo di carote dal calcestruzzo indurito, previo esame, preparazione per le prove finalizzate alla determinazione della resistenza a compressione, finalizzato al ricavo di campioni di barre d’armatura utili alla classificazione delle caratteristiche meccaniche dell’acciaio.
Le norme di riferimento sono UNI EN 12504-1 – ASTM E08 – UNI EN 10002-1 – UNI EN ISO 6892-1
Scopo della prova è la determinazione dell’indice sclerometrico (o di rimbalzo) in una zona di calcestruzzo indurito, confezionato con aggregati ordinari. L’indagine sclerometrica viene effettuata in situ per valutare l’omogeneità del calcestruzzo.
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12504-2
La prova consente la determinazione delle caratteristiche elastico-dinamiche dei materiali costituenti l’opera in studio. Nello specifico è possibile monitorare tre parametri fondamentali: > il ritardo in ricezione dell’impulso, al fine di determinare la velocità di propagazione del mezzo; > la tipologia della forma d’onda, al fine di evidenziare l’eventuale presenza di fratture nel mezzo (presenza di uno o più assi) > ampiezza e frequenza delle onde longitudinali e trasversali.
la norma di riferimento è la UNI EN 12504-4
Scopo della prova è la determinazione della resistenza a compressione del calcestruzzo indurito. La prova si articola in due fasi che si eseguono separatamente
Norme di riferimento > UNI EN 12504-2 , UNI EN 12504-4 , N.T.C. cap. 9.21
Si tratta di un metodo di indagine non distruttiva che, a mezzo di uno strumento portatile transistorizzato, consente di indagare su posizione, direzione e numero delle barre di armatura, valutando il diametro e distinguendo tra barre principali e secondarie con approssimazioni del +/- 10%.
Lo scopo della prova è la verifica (su elementi di strutture esistenti o appena realizzate) a per controllo o collaudo dei parametri minimi di precarico su bulloni e viti, mediante il metodo di serraggio specificata nella UNI EN 1090-2, Allegato H.
Campo di applicazione
Si applica agli assiemi bullonati precaricati.
Norma di riferimento
UNI EN 14399-9; rif. NTC 2018 Cap.4 e Cap 11
La prova determina la profondità di carbonatazione nel calcestruzzo Lo scopo è determinare lo stato di conservazione delle armature
La visione Termografica di un oggetto è la riproduzione istantanea tramite grafica computerizzata (a colori o in bianco e nero) della mappa delle temperature rilevabili sull’oggetto stesso.
La prova consente di determinare, in fase progettuale, lo stato tensionale, le caratteristiche meccaniche di deformabilità e resistenza dei materiali costituenti l’opera in studio.
Norma di riferimento – ASTM C 1196-91 , RILEM Lum 90/2 Lum.D.2. , N.T.C. cap. 9.21
Scopo della prova è stabilire, in situ, la risposta meccanica delle malte nelle murature, attraverso la misurazione della profondità di penetrazione di una punta conica di acciaio, infissa mediante le battute di uno sclerometro.
Il passaggio evolutivo nei confronti della semplice osservazione della tessitura muraria a seguito rimozione intonaco è l’osservazione interna a mezzo endoscopio. Lo scopo che si ci prefigge è: 1. definire la tipologia della muratura (continua o a sacco); 2. individuare ed osservare eventuali cavità interne; 3. individuare ed osservare l’eventuale adiacenza di blocchi murari.
Scopo della prova è la conoscenza dello stato di conservazione degli elementi lignei, operazione propedeutica ad ogni intervento di restauro o di riabilitazione strutturale. L’indagine viene effettuata in situ
Campagna sperimentale di prove EUROSIT su base UNI EN 408:1997
La prova intende testare le strutture orizzontali, in termini di resistenza e di risposta elastica, sottoponendole alle massime sollecitazioni possibili in accordo con i propri carichi di esercizio. Il test fornisce valido riferimento sia in merito al comportamento dei soli elementi portanti principali, sia in merito al loro inserimento sulle strutture verticali (appoggi).
La prova intende determinare la resistenza meccanica ai carichi statici distribuiti di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati, aventi funzione di protezione alle cadute, costituiti dall’assemblaggio di diversi elementi ( corrimano, colonne, piantoni, pannelli e fasce) realizzati anche con materiali diversi.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10806
La presente prova definisce intende determinare la resistenza meccanica ai carichi dinamici di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati, aventi funzione di protezione alle cadute, costituiti dall’assemblaggio di diversi elementi (corrimano, colonne, piantoni, pannelli e fasce) realizzati anche in materiali diversi.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10807
La prova definisce intende testare la resistenza meccanica ai carichi statici concentrati di pannelli realizzati anche con materiali diversi, facenti parte di ringhiere, parapetti o balaustre prefabbricati.
La norma di riferimento seguita è: UNI 10808
La prova di estrazione di barre o tasselli inghisati chimicamente o meccanicamente in un supporto, è un’indagine quasi non distruttiva di tipo meccanico che consente di valutarne la resistenza nel calcestruzzo esistente attraverso una valutazione del meccanismo di rottura del complesso calcestruzzo – connettore.
Il metodo di prova è basato sulla procedura introdotta
dalla UNI EN 12504-3 ed alla UNI EN 10157
Scopo dell’indagine è valutare il tensionamento degli elementi CATENA di sostegno a strutture ad arco, attraverso la tecnica delle indagini vibrazionali, restituendo i valori della sollecitazione registrata su ogni elemento.
Scopo della prova è rilevare il tracciato dei cavi post-tesi e di conseguenza il numero ed il diametro dei trefoli presenti in essi, mediante saggi locali con messa a nudo dei trefoli e misura diretta del loro diametro, procedendo se possibile dalla testata demolendo il tappo di calcestruzzo di protezione del blocco di ancoraggio, oppure dall’intradosso dell’ala inferiore della trave.
Si ringrazia l’ing. Salvatore Froncillo
Le prove di seguito riportate intendono verificare i requisiti prestazionali delle sottostrutture di soffitti comunemente disponibili e componenti di membrane.
La norma di riferimento seguita è: UNI EN 13964 punti 5.0, 5.3, appendice D
Un’indagine dinamica su una struttura o parte di essa ha lo scopo di identificare attraverso le vibrazioni i cosiddetti parametri modali, il DNA unico per ogni elemento, costituiti da frequenze principali, forme modali e coefficienti di smorzamento equivalente.
Il controllo sfondellamento solai – Metodo TER_MAST
L’indagine coniuga due procedure di prova: